Una guida che si legge come un romanzo, un invito alla pratica di un turismo insolito e suggestivo: passeggiare in quei luoghi che i più tendono a rimuovere, i cimiteri, città senza tempo. Dal Père-Lachaise di Parigi al Monumentale di Milano, dalle Porte Sante di Firenze all'Acattolico di Roma, dal San Michele in Isola di Venezia all'Hollywood Forever di Los Angeles, dalla Certosa di Bologna al Novodevichy di Mosca, fino al Verano di Roma, ai sepolcreti zen di Tokyo e a quelli napoletani, l'autrice percorre un viaggio straordinario attraverso giardini pieni di vita e di memoria, in compagnia di virgili eccellenti come Massimo Cacciari, Margherita Hack, José Saramago, Giorgio Albertazzi, Gae Aulenti, Pupi Avati, Giovanni Sartori, Toni Servillo, Demetrio Volcic, Gabriele Muccino, che hanno conosciuto, o solo amato per affinità, "i grandi sepolti". Perdersi nei cimiteri aiuta a rievocare un'epoca, cogliere l'anima di un popolo, portare alla luce vite celebri e non, scoprire la bellezza artistica di sculture poco conosciute. Passeggiare nei prati dell'eternità regala emozioni autentiche ed elementi ultimi di riflessione. Una scrittura che guida il lettore in un'avventura di pensieri e di immagini niente affatto drammatica, ma inattesa e pacificata, perché "le lapidi sono porte, non muri".