Nelle librerie di tutto il mondo esistono scaffali pieni zeppi di storie "di città": ci sono Parigi e i suoi amori, Venezia e i suoi canali, New York e le sue luci. Sugli scaffali delle librerie del mondo, però, raramente compare Zurigo. Di Zurigo si parla poco e, quando lo si fa, le parole che seguono sono spesso soldi, ordine e pulizia. E invece Zurigo è ben altro, ben di più, capace com'è di rivelare una complessità inattesa a chi scelga di guardarla con cura. A dimostrarlo è Ivano Talamo, che la città la abita, la passeggia e la interroga dal 2015. I cinque racconti che compongono la graphic novel Così fredda, così quieta. Cinque passeggiate nella Zurigo degli altri sono il risultato delle sue esplorazioni tra terra e lago, indagini che ci fanno incontrare Lydia Welti-Escher, mecenate ottocentesca e femminista della prima ora; Harald Naegeli, "il graffitaro di Zurigo", ma anche Emily Dickinson, Guido Morselli e Svetlana, una donna ucraina arrivata in Svizzera dopo l'invasione russa del suo Paese. Soprattutto, però, ci fanno conoscere una Zurigo empatica, piena di storie. Una città che ama, accoglie, soffre e vive - degna degli scaffali delle più grandi librerie del mondo.