Gli ultimi decenni del diciannovesimo secolo sono stati il periodo d'oro delle esplorazioni polari e del Polo Nord in particolare. Nessuno sapeva cosa ci fosse all'interno della fortezza di ghiaccio lambita dai mari del Nord, anche se le leggende si sprecavano. Chiunque avesse piantato per primo la bandiera della propria nazione sul punto più settentrionale della Terra, avrebbe sicuramente ricevuto gloria e onori imperituri. James Gordon Bennett, l'eccentrico e ricchissimo proprietario del New York Herald, aveva appena inviato Stanley in Africa per ritrovare il dottor Livingstone, ed era ansioso di bissare il successo ottenuto: così finanziò una spedizione alla volta del Polo Nord capitanata dal giovane ufficiale George Washington De Long, che aveva ottenuto una certa notorietà per un'operazione di soccorso lungo le coste della Groenlandia. De Long avrebbe dovuto condurre un equipaggio di trentadue uomini nelle acque artiche ancora inesplorate. L'8 luglio 1879 la Jeannette salpò da San Francisco in mezzo alla folla osannante. La nave effettivamente navigò in mari ignoti, ma ben presto si trovò intrappolata nel pack. Lo scafo venne stritolato dai ghiacci le l'equipaggio fu costretto ad abbandonare la nave che, nel giro idi un'ora, da quando l'ultimo marinaio era sceso, affondò nelle profondità dell'oceano. Gli uomini a questo punto si trovarono mille miglia a nord della Siberia. E così cominciò la loro lunga marcia sui ghiacci senza fine...