Capri l'incantatrice è per Savinio la «terra consacrata al riposo della mente e alle delizie dei sensi, Insula Beatorum, Eden galleggiante». Più che un'isola è un mondo, un microcosmo perfetto in cui convivono natura e mito, leggenda e storia. I luoghi da cartolina ci sono tutti in questo taccuino di viaggio - la grotta azzurra, i faraglioni, la mondanità cosmopolita dei caffè e degli hotel - ma rivisitati da una scrittura scintillante e immaginifica. Tra fascinazione e orrore, il racconto restituisce i colori smaglianti di questo paradiso mediterraneo, ne svela il carattere aspro e misterioso, indugia sulle vestigia della classicità inseguendo i fantasmi di Augusto e Tiberio che nella «città dell'ozio» cercarono rifugio dagli affanni del potere. Scritta nel 1926 ma pubblicata solo nel 1988, questa guida preziosa e stravagante è anche il personalissimo souvenir di uno dei tanti ulissidi - da Norman Douglas ad Axel Munthe - sedotti dalla magia dell'isola delle Sirene.