È una descrizione d'ineguagliabile valore letterario sulle bellezze paesaggistiche della città e dei suoi dintorni. È soprattutto un testo sincero e impietoso sulle condizioni dei ceti popolari della città. Nel 1877, quando lo scrittore toscano lo pubblicò, il libro fece scalpore. Questa riedizione lo ripropone anche al fine di confrontare il presente col passato: verificare se quella Napoli ottocentesca così ben pennellata è solo preistoria o se contiene in sé contraddizioni ancor oggi esistenti seppur nel mutare del tempo.