Una scelta, un viaggio, un percorso, una compagna: Peppina. "Me ne vado in Portogallo" non è solo il diario di un viaggiatore in solitaria, rappresenta piuttosto una biografia al centro di una storia che racchiude un profondo percorso di crescita. Il lettore è accompagnato pagina dopo pagina nella scoperta di un io-protagonista che si svela e lo fa con l'ironia e scanzonatezza di un linguaggio fresco e autentico. La vera rivelazione, che legherà fino all'ultima pagina, è la co-protagonista. Proprio lei accompagna il viaggiatore, permette l'evoluzione del racconto e consegna l'arma della bellezza del viaggio. Il romanzo racchiude un'autentica sorpresa che si fa gustare tramite espedienti narrativi originali e simpatici ma allo stesso tempo veri e autorevoli. Una lettura piacevole e riflessiva, calda e mai banale che conduce per mano nei luoghi vissuti e nell'animo dell'autore.