Dopo undici viaggi in Grecia, raggiunta sempre in nave e percorsa in pullman, Paolo Venti per la prima volta "ci va davvero", misura sulle proprie gambe la distanza che separa l'Italia dalla madre della cultura occidentale un colpo di pedale dopo l'altro. Nel suo racconto la Magistrala prima e la Jadranska poi si popola di incontri, di paesaggi da scoprire e di tuffi in piccole spiagge remote e incantevoli. Atene è la meta ma arriverà solo dopo aver percorso le strade di Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania. Con la bici a spalla per le viuzze lastricate di pietra delle città dalmate, condotta a mano nei parchi nazionali e durante le visite ad antiche rovine romane o greche, i 2345 chilometri fino alla capitale ellenica saranno sorprendenti. Il viaggiatore e i lettori torneranno con qualche certezza in meno se è vero che Ulisse potrebbe essere albanese e che i popoli che abitano sull'altra sponda dell'Adriatico condividono, in fondo, i nostri stessi problemi.