Come un antico vascello fantasma, degno dei racconti più misteriosi del mare, il Jonathan con il suo equipaggio si è trovato nella condizione di dover percorrere per ben quattromila miglia l'intera costa brasiliana, dal confine con l'Uruguay a quello con la Guayana francese, all'oscuro dalle autorità del Paese a causa di un quasi kafkiano cavillo burocratico. Un viaggio che dunque doveva essere invisibile, ma allo stesso tempo visibile a chi incontrava lungo la rotta, per vivere al meglio le bellezze naturali e l'atmosfera magica di questo straordinario Paese. Il racconto si intreccia in un susseguirsi di "mancati" incontri con le autorità, non senza qualche patema d'animo, e gli incontri con vari personaggi, alcuni decisamente fuori dagli schemi, nei quali immancabilmente ci si imbatte nei lunghi viaggi per mare. Come per i suoi precedenti libri, l'autore ama raccontare il suo zigzagare nell'Atlantico del Sud attraverso gli occhi e le emozioni di chi si imbatte sul suo cammino.