Si cambiano amanti e mogli, auto e diete, ma sul barbiere siamo conservatori. Ecco perché i viaggiatori saltuari aspettano di tornare a casa piuttosto che sottomettersi a forbici ignote. Ma come la mettiamo con chi si sposta di continuo per lavoro? È il caso di Niccolò Rinaldi, che in venticinque anni di peregrinazioni per il mondo è entrato nelle botteghe di una cinquantina di barbieri. Da Kabul a San Salvador, da Georgetown a Nyamey, ogni volta è stata un'avventura diversa, un'occasione formidabile per conoscere Paesi e persone.