Il Camino francese di Santiago, da Saint Jean Pied de Port a Compostela e poi a Finisterrae, è lungo 900 chilometri e l'autore lo ha percorso in trenta giorni. Un'esperienza unica, che tanti sognano e che affascina credenti, agnostici e atei. Un semplice turista vi scopre luoghi incantevoli, ambienti naturali e storici straordinari, e incontra viaggiatori di ogni continente e cultura. I devoti, ma ormai sembrano essere pochi, vi trovano i segni di una lunga e tormentata storia cristiana, dal Medioevo a oggi. Qualche ateo vi rincorre un facile anticlericalismo di maniera. L'autore, filosofo e uomo di cultura, racconta, passo dopo passo, l'impatto del proprio mondo interiore alla ricerca di ciò che, in modo un po' indefinito, viene chiamato "lo spirito di Santiago". E lo fa, dialogando senza peli sulla lingua, con la presenza costante di san Giacomo Maggiore, il primo apostolo martire, a Gerusalemme non in Galizia, diventato, secondo il medioevale Codex Calistinus, un fiero matamoros, uccisore di mori. Simbolo più della tormentata realtà di quei luoghi che della vera storia.