Si può amare una città come si ama un'amante? Evidentemente sì, se capita di incontrarla in quel particolare momento della vita in cui è facile venire irretiti dal fascino della bellezza. La città che, con la stessa attrattiva di una donna, si offre all'autore di questo frammento autobiografico è l'elegante signora senza tempo, passata attraverso glorie storiche e altrettanto storiche vicissitudini, che la nome Vienna. Attraverso lo sguardo e i ricordi di Mauro Marcone la possiamo ammirare anche noi, in una serie di bozzetti; istanti che, lungo le vie cittadine, evocano profumi, sapori, suoni, colori... Sono i profumi che ci invitano a sostare negli accoglienti Caffè del centro, sono i sapori che troviamo nei ristoranti dove dell'ottimo riesling accompagna una cucina raffinata, sono le note della musica delle orchestrine sparse nei vari locali, e sono i colori che animano lo sfavillio di uno dei più celebrati luna Park del mondo, il Prater, con la sua ruota gigantesca. Non ci resta quindi che adeguarci al giudizio dell'autore quando sostiene che " (...) anche il chiaro di luna a Vienna è più bello che altrove".