Quale mezzo migliore di una vecchia spider per attraversare d'un balzo Slovenia, Croazia e Serbia giungendo così alle Porte di Ferro? Si intrecciano con le vivaci e stravaganti avventure del protagonista, le storie degli italiani che in Romania avevano trasferito le loro fabbriche negli anni Novanta e le voci degli immigrati dell'Est Europa che oggi lavorano come badanti, muratori e operai in Italia. Scopriremo presto tuttavia come l'ultima fermata dell'imprenditoria nostrana non sia stata Bucarest - decadente e torbida come ai tempi della dittatura - ma Chisinàu, capitale della Moldova, un piccolo Stato in cui alcuni nostri connazionali hanno trovato nuove opportunità, quasi una seconda patria. Un volume per chi, prima o poi, seguirà il Danubio fino al Mar Nero e per chi desidera comprendere meglio i Paesi al di qua e al di là dei confini orientali dell'Unione Europea, il loro passato ma soprattutto il loro, e il nostro, futuro.