Novembre 1974. Il giornalista Massimo Loche, allora corrispondente da Hanoi per "l'Unità", sceglie per viaggiare un mezzo inusuale: il treno. Parte dal Vietnam, attraversa la Cina di Mao per arrivare a Mosca, nell'Unione Sovietica di Breznev. Un itinerario irto di complicazioni e difficoltà di ogni tipo, in carrozze a quel tempo lussuose, popolate da marinai romeni e intellettuali jugoslavi, attrici del cinema mongolo e diplomatici avventurosi. Alla scoperta di un mondo che oggi non esiste più ma che è rimasto nell'immaginario di tutti.