Non aspettatevi scenari patinati. A dispetto del nome il golfo Paradiso, tra Genova e il promontorio di Portofino, è di una bellezza ruvida e pietrosa come gli Ossi di seppia di Eugenio Montale. Una bellezza scontrosa, a tratti violenta, condensato di Liguria in tutta la sua aspra purezza. Sono trenta chilometri di una geografia ad alta tensione: scogliere, cale sassose, borghi marinari dalle antiche palazzate pastello - Bogliasco, Sori, Camogli - con porticcioli in miniatura e passeggiate a mare gioiello. Ma, tra queste, una è unica al mondo. Quella di Nervi. Intitolata ad Anita Garibaldi (e in principio alla principessa di Piemonte), serpeggia per quasi due chilometri nella roccia viva tra l'acqua e i parchi di aristocratiche dimore di villeggiatura, oggi musei. Un percorso ardito e scenografico, che da più di un secolo e mezzo incanta tutti: viaggiatori, artisti, poeti. Da Camillo Sbarbaro, rapito dalla «trama delle lucciole»', a Marina Cvetaeva, da Mosca, che qui vede per la prima volta il mare.