Diversissimi tra loro - in legno nelle case medievali, in pietra nobile o laterizio biscottato nei palazzi rinascimentali, in cemento armato negli edifici del secondo dopoguerra - i portici sono una scenografia, ma soprattutto uno stile di vita, modello dell'identità urbana e sociale di Bologna. Città salotto. Città alcova. Città di iperboli dell'immaginazione, cara ad artisti e perdigiorno. Non a caso Bologna è la città dei più supremi silenzi in pittura. Quelli di Giorgio Morandi... Il più lungo? Il portico di San Luca, che con i suoi 3796 metri scanditi da 666 arcate si inerpica con grinta sulla sommità del colle della Guardia fino al venerato santuario della Beata Vergine di San Luca, riferimento per l'occhio e per il cuore di tutta la comunità petroniana.