Alla fine del 1871 lo scrittore francese Pierre Loti si imbarca sulla Flore, una fregata a vela della Marina francese, per partecipare a una spedizione verso le isole più remote dell'Oceano Pacifico. Scopo del viaggio è riportare in Francia un esemplare delle famose ed enigmatiche statue dell'Isola di Pasqua, i Moai. Ma l'esperienza vissuta da Loti va oltre gli obiettivi della missione. Immerso nel mondo arcaico e incorrotto degli indigeni, Loti descrive, come un novello Robinson Crusoe, la storia, i riti e i costumi dei suoi abitanti, in precario rapporto con le scarse risorse naturali dell'isola. Ne nasce un diario lirico e potente, l'appassionante racconto di un luogo ancora oggi tra i più remoti e misteriosi del nostro pianeta. Questo testo (comparso sulla Revues de Paris a vent'anni di distanza dagli eventi narrati) viene tradotto in italiano per la prima volta.