Jacques Yonnet è un giornalista e scrittore che negli anni dell'occupazione nazista della città è costretto a nascondersi nei bassifondi e nelle soffitte del popolarissimo "quartier Mouffetard", oggi parte turistica e ricercata del 5ème arrondissement, ieri poverissimo cuore del Quartiere latino. Ascolta e vive storie fantastiche, incontra personaggi oggi impensabili - vagabondi, gitani, maghi, straccivendoli, delinquenti in fuga, spie e poeti - frequenta i luoghi di ritrovo di una popolazione marginale metropolitana che aveva radici antichissime ed era sul punto di scomparire per sempre. E, soprattutto, racconta con una poesia sottile e ironica il vero ventre parigino attraverso i suoi aspetti più insoliti: storie sorprendenti e sospese, probabilmente romanzate ma su cui tuttora c'è chi è pronto a giurare, racconti senza tempo che si incrociano con i rumori e le paure di una città violata da uno straniero odiato e barbaro; di fronte all'occupante nazista Parigi si chiude a riccio e sembra voler meditare sulla propria storia, raccontandola al cronista sensibile come un grandioso atto di scongiuro. Rue des Maléfices è un libro aspro, denso, pervaso da un'atmosfera unica e originalissima che pare volersi, mimetizzare con le pietre, le strade, le piazze della città, raccontandole con una propensione al fantastico e al grottesco che è la cifra inimitabile dello stile di Yonnet.