Non un diario di viaggio "classico", alla Bruce Chatwin, per intenderci. E non perché la Patagonia sia più o meglio della Tanzania, anzi. E meno che mai perché l'inglese sia più bravo del "nostro" etneo-ibleo, anzi due volte! I "Quaderni tanzani" di Peppe Cusumano sono certamente un diario di viaggio, ma solo perché scritti durante i viaggi che Peppe ha fatto in Tanzania, dai ragazzi della missione salesiana del siciliano Padre Salvatore Ricceri. Cusumano ha scritto di quanto ha visto, sentito, toccato in quell'Africa che per motivi i più vari lo ha scombussolato, mettendo inevitabilmente a confronto la povertà materiale dei Masai colla nostra povertà spirituale, la loro genuinità e la nostra forse troppo vecchia "civiltà", il senso del dono e della vicinanza, del sorriso anche quando, secondo i nostri canoni, non ci sarebbe proprio niente da ridere.