I cedri del Libano, i tramonti infuocati sul Mar Morto, le alture del Golan spazzate dal vento, le macchie gialle delle ginestre in fiore. E poi l'antichissima moschea di Damasco, i suk, gli spazi infiniti degli altopiani siriani. Ma anche i Territori occupati della Palestina, il muro di separazione, i check point. Duecentocinquanta donne di 28 paesi del mondo pedalano dentro questo caleidoscopio di civiltà e contraddizioni. Una carovana di pace che vuole provare a unire invece che a dividere, cercando il contatto con le donne del territorio, donne velate, donne sofferenti, donne emancipate, per costruire con loro, in una solidarietà tutta femminile, un nuovo percorso di pace.