Viaggiare non vuol dire essere viaggiatori, ma spesso il viaggio aiuta a conoscersi meglio. Le interviste contenute nel libro sono state raccolte senza una logica precisa. Racconti a sé sui mondi visti da amici e conoscenti dell'autore. Dieci non personaggi ai suoi occhi, che in comune hanno l'avere acquisito una predilezione verso il viaggio individuale, e una certa base anagrafica per riflettere sui cambiamenti in atto. Man mano che l'intervista progredisce, il viaggio si trasforma da semplice cartolina in un itinerario privato, quasi esistenziale, dando vita a ritratti di persone che hanno anche una certa notorietà pubblica. Ne esce una sorta di galleria che contiene spezzoni della società civile bresciana.