Bristol, metà del diciannovesimo secolo. Il reverendo anglicano George Packenham Despard parte con la famiglia per fondare una missione sull'Isola di Keppel, una dimenticata distesa di acquitrini a trecento miglia dalla Terra del Fuoco. Le reazioni dei fuegini all'opera di evangelizzazione oscillano fra l'indifferenza e la violenza più brutale, e la famiglia Despard, dopo pochi anni, farà ritorno in Inghilterra. A Keppel resterà solo Thomas Bridges, il figlio adottivo del reverendo, che ha un suo progetto particolare da portare a termine: la compilazione di un monumentale dizionario inglese-fuegino. Il lavoro di Bridges, di cui si servì anche Charles Darwin per gli studi per "L'origine dell'uomo", rappresenta una testimonianza del tentativo di rivelare al mondo una società già allora in procinto di estinzione. Un secolo e mezzo dopo, Ferrari decide di imbarcarsi alla volta dell'arcipelago di Capo Horn sulle orme dei primi abitanti europei. Il risultato è un testo dove la Terra del Fuoco, luogo fisico ma anche archetipo di un esotismo inafferrabile, si rivela l'approdo ultimo di sperimentati velisti oceanici e di eccentriche comparse in fuga dal mondo.