Scali portuali, centri commerciali, ma anche semplicemente luoghi destinati allo svago e alla villeggiatura. Sono tanti gli "approdi" di Roma, città legata al mare per natura, vocazione, piacere e strategia, sin dall'antichità. Dal Tevere come cuore dell'Urbe, infatti, la vita dei Romani procedeva poi sulle coste e da lì ancora oltre, per creare nuovi commerci o consentire altre conquiste. Ecco allora, Ostia, dove gli Scavi ci raccontano ancora la vitalità e le consuetudini del passato. E ancora Anzio, già capitale dei Volsci, che dopo la conquista romana diventò un vivace centro portuale e residenziale della repubblica e dell'impero. Senza dimenticare Maccarese e Fregene, con le loro storie più recenti, anche modaiole, legate al cinema, alla Dolce Vita, alle vacanze dei divi capitolini. Di meta in meta, in un viaggio nei secoli, tra rinvenimenti antichi e ricordi di ieri, un viaggio alla scoperta del profondo legame dei Romani con il mare, in ogni epoca, che si fa anche strumento per rileggere la città e il suo sviluppo, nonché forse i cardini della romanità. Attraverso l'analisi dei resti di piccoli o più grandi centri, nonché di epigrafi, suppellettili domestiche, mosaici e recenti studi, la prima indagine sul mare di Roma, tra architettura, politica e fantasia. Insomma, tra quotidianità, costume e, grazie ai film, immaginario.