Polo Nord, 25 maggio 1928. Il dirigibile Italia, ai comandi del generale Umberto Nobile, precipita sul pack a nord delle isole Svalbard. Dei sedici membri dell'equipaggio, uno muore sul colpo, nove cadono sul ghiaccio e dopo un'odissea di sette settimane vengono salvati da una vasta operazione di recupero internazionale. Gli altri sei uomini rimangono intrappolati nell'involucro del dirigibile, che dopo l'impatto viene trasportato via dal vento: non saranno mai più ritrovati. Estate 2018. Le acque deglaciate dell'oceano Artico permettono a Nanuq, una barca a vela molto speciale, progettata secondo criteri di sostenibilità ambientale, di navigare e di ripercorrere le tappe di quella leggendaria spedizione. È là per fini scientifici - rilevare la radiazione cosmica ad alte latitudini e la presenza di microplastica in mare - ma anche per cercare, per la prima volta dopo novant'anni, i resti del dirigibile, e così completare il racconto di una vicenda che conserva ancora dei misteri. Ma come tutte le avventure, anche il viaggio di Nanuq, degli uomini e delle donne che le danno vita, parte con degli obiettivi e terminerà con risultati diversi, inattesi e persino più importanti. Alternando ricostruzione storica, divulgazione scientifica e diario d'avventura, Paola Catapano riesce a trasmetterci il fascino della spedizione Polar Quest che ha ideato e reso possibile nel 2018, animata dal desiderio che muove i grandi esploratori: l'ambizione di oltrepassare i limiti della conoscenza e immaginare un futuro diverso per l'essere umano.