Il viaggio in Lituania dello scrittore Francesco Cataluccio sulle tracce di Jonas Mekas, Marija Gimbutas, Czeslaw Milosz, Eimuntas Nekrosius. Grande esperto dell'Europa dell'est, Francesco Cataluccio torna, dopo molti anni, in Lituania, una piccola nazione di tre milioni di abitanti al centro e ai margini dell'Europa. Un luogo dove la natura è fatta di foreste impenetrabili, dolci colline, fiumi celesti, laghi e lagune a perdita d'occhio, che Thomas Mann elesse a luogo di vacanze. E città dove l'architettura barocca fa a gara con le nuvole. Un paese con una natura e una storia così non si dimentica facilmente e infatti la nostalgia e il forte desiderio del ritorno ha sempre accompagnato coloro che l'hanno dovuto abbandonare, come il famoso videomaker e poeta Jonas Mekas; la studiosa della preistoria Marija Gimbutas; il premio Nobel per la letteratura, il poeta di lingua polacca Czeslaw Milosz. Ma il ritorno è impossibile: la splendida Lituania di un tempo non c'è più, distrutta dalla violenza tedesca e poi dal dominio sovietico. La più grande comunità ebraica d'Europa è stata cancellata. Ma sono sopravvissute le storie straordinarie che la gente ricorda e i racconti di personaggi fuori dal comune, che conducono in un paesaggio naturale e umano composto da brandelli, tracce, ostinati segni. Tornata indipendente nel 1990, la Lituania ha avuto uno sviluppo culturale sorprendente: basti solo pensare all'arte contemporanea, o al magico teatro di Eimuntas Nekrosius. La Lituania è ancora tutta da scoprire.