Dopo un primo Grand Tour nel 1948, che lo conduce a Parigi, Venezia e Sirmione, nel febbraio del 1949 Truman Capote salpa di nuovo alla volta dell'Europa con Jack Dunphy, compagno di una vita. Trascorre diverse settimane a Ischia, «un posto strano e stranamente incantato» come scrive al suo editore americano. In Italia fa ritorno nell'aprile del 1950 per un soggiorno a Taormina, dove affitta una villa chiamata Fontana Vecchia, immersa in una macchia di ulivi e mandorli, che venticinque anni prima aveva ospitato D.H. Lawrence. «Era bene che fossi venuto in Europa, se non altro perché potevo ancora guardare con meraviglia», commenta negli appunti di viaggio raccolti in questa antologia. E di stupore vibrano questi brevi reportage, cartoline dal Bel Paese, istantanee che catturano momenti, paesaggi, atmosfere, e tratteggiano un "altrove" mediterraneo che ha il fascino dell'esotico.