Quando Amaltea, a settembre 2005, rientra a Trieste da un viaggio di tre anni attorno al mondo, molti pensano che la stagione delle sue navigazioni oceaniche sia conclusa. Non è così; dopo tredici mesi lo yacht delle Triestina della Vela ritorna in Atlantico e mette la prua a sud: le Canarie, Capo Verde, poi il Brasile e l'Argentina. Raggiunta l'estremità sud del continente latinoamericano, Amaltea doppia per la seconda volta Capo Horn, naviga nello scenario imponente e ghiacciai della cordigliera suggestivo della Terra del Fuoco, dominato dai Darwin, ed entra nel Pacifico. Risale quindi i canali cileni con un clima caratterizzato dalla pioggia e dai rabbiosi venti delle alte latitudini, in un ambiente naturale tanto affascinante quanto poco conosciuto. Più di 1000 miglia fra strette rive disabitate, di un verde lussureggiante, vegetazione bassa per il gran vento, piantine che sembrano bonsai, piccole cascate, ghiacciai grandi e piccoli, poi foche, pinguini, leoni marini. Uscita in oceano aperto, Amaltea fa vela per le Juan Fernandez con l'isola di Robinson Crusoe, poi, procedendo al largo della costa occidentale dell'America Latina, raggiunge le Galapagos e ritorna nell'Atlantico attraverso il canale di Panama, quindi nel Mediterraneo navigando sulla rotta delle Azzorre. Una storia di navigazione avvincente, aspetti e vicende della vita di bordo, incontri stimolanti a terra e con tanti personaggi del popolo del mare...