Elizabeth Bisland lavorava come redattrice al "Cosmopolitan" di New York. Un giorno, il suo direttore le chiese di partire quella stessa sera verso l'Oriente per compiere l'impresa di un giro del mondo in meno di 80 giorni. L'idea non era del "Cosmopolitan", né del suo direttore, ma di Nellie Bly, giornalista d'inchiesta del "New York World" che era partita per un tour intorno al mondo con l'obiettivo di sfidare il record di Phileas Fogg, il personaggio ideato da Jules Verne. E così, anche Elizabeth Bisland partì, ma nella direzione opposta alla sua "antagonista", ben determinata a batterla sul tempo. Il resoconto di questa incredibile esperienza fu pubblicato in sette tappe, sulle pagine del "Cosmopolitan" a partire dall'aprile del 1890. In seguito fu ristampato in unico volume, ma non è mai stato proposto al lettore italiano. Questo volume, insieme a "Il giro del mondo in 72 giorni", ripercorre una sfida singolare e avanguardistica compiuta da due donne in epoca vittoriana. Un'occasione unica per conoscere le modalità di viaggio dell'epoca e quanto l'impresa compiuta portasse a una visione emancipata della donna, in un'epoca in cui il viaggio, come il giornalismo, erano ancora considerati mondi prettamente maschili.