È l'unica cosa fissa, Lucifero sopra Londra. Tutto il resto è continua transizione, transazione, traduzione. In nove racconti cinematici, architettonici e fotografici, scritti in un inglese dalle inflessioni cinesi e arabe, russe e italiane, Lucifero assume connotazioni diverse: neoliberismo o impero, Fante di Quadri o cocktail, Greta Garbo o un altro angelo, il condominio Loveless o il Meridiano zero. Quel che gli sta sotto è Londra, vista dagli stranieri delle ultime migrazioni, delle prossime deportazioni, forzate o volontarie, quelli che compongono la Londra di oggi quanto la contraddicono. Perché Londra è transito e tremore, Londra è un numero di realtà contigue, alcune che si toccano, molte che si negano, è la lingua apolide e la città afasica, è la madre di tutte le lingue. Londra, la quinta città italiana, forse non esiste ma è dove vivremo questo nostro secolo.