Con intelligenza e passione, il libro propone attraverso la specie della tagliatella - o meglio attraverso la sua essenza, appunto il suo zen - lo spirito della Romagna, tenera e aspra, colorita e sensuale nella ricchezza degli odori e dei sapori. Ma la Romagna così legata alla terra non per questo è esclusa dalle raffinatezze del pensiero riflesso, perché - sostiene Galizzi - negli antichi detti della nostra terra si esprime assai spesso la filosofia allo stato puro, intanto e in primo luogo perché tutto ciò che è spirituale passa attraverso il materiale. Scrive l'autore, in un passaggio del libro: "Le tagliatelle sono reali come reali sono le sensazioni che da esse derivano, eppure altrettanto possibile è andare oltre quella fisicità. Bisogna intuire quello che succede dentro di noi e sentirlo in maniera diretta lasciandoci trasportare altrove. Le tagliatelle sono una strada, sono l'impronta dei fiumi che solcano le colline della Romagna". Vedrà il lettore con quanta tenera e brillante ironia il libro racconti, nel gusto dei mangiari e dei sapori, e dei frutti della terra, lo zen della Romagna più vera.