"Pronto, mia nonna ha il morbo di Pakistan.- Pronto, mi passi Ostetricia per un parto extra-luterano- Pronto, dovrei fare una colonscopia in seduzione. Un simpatico stupidario che descrive le tragicomiche odissee dei pazienti che ogni giorno telefonano ai centralini degli ospedali toscani. C'è chi ha le "piastrelle" nel sangue (invece delle piastrine), chi soffre di "ulcera doganale" e persino chi chiede una visita preoccupato per i suoi "occhi lesbici". Tra malattie improbabili, strafalcioni sui nomi dei reparti e richieste farsesche ("mio marito deve fare una visita uccellifera"), gli autori raccontano con ironia come le persone comuni cerchino di accostarsi a un linguaggio spesso distante o poco comprensibile come quello dei medici."