Da bambino Jaroslav sognava di fare il ferroviere, come lo zio Miroslav, con la sua bella divisa azzurra e il cappello con la ruota alata. Una vista un po' difettosa gli ha impedito di realizzare questo sogno, e oggi è uno scrittore con diversi romanzi, fumetti e sceneggiature all'attivo. Ma la passione per i treni non l'ha mai abbandonato, e in questo libro la racconta senza freni, con una voce ironica e spigliata. Perché quella del mondo ferroviario è una specie di religione, praticata più o meno in segreto da decine di migliaia di persone in tutta Europa. Persone che, come faceva Proust, sfogliano l'orario ferroviario come un catalogo di desideri, che conoscono tutti i ristoranti delle grandi e piccole stazioni, dalla Sicilia alla Svezia, che danno un nome a ogni locomotiva, che fanno viaggi di settimane per il piacere di stare sul treno, scendendo giusto per la coincidenza. Che conoscono i diversi odori e i diversi piatti dei vagoni ristorante, dalla Spagna all'Ucraina, che sanno distinguere la divisa di un ferroviere francese o ungherese dal colore. Un libro pieno di informazioni e consigli pratici per tornare a vivere con gioia uno dei piaceri della nostra civiltà.