Alla fine degli anni '50 due grandi personaggi dell'automobilismo sportivo mondiale, Ferdinand Porsche e Carlo Abarth, decisero di accordarsi per creare un'auto da corsa derivata dalla Porsche 356, capace di partecipare e vincere nel Campionato Mondiale delle Gran Turismo in modo da consentire alla casa tedesca di scalare le vette del mercato mondiale. Pertanto Porsche decise di rivolgersi ai costruttori di auto da corsa e carrozzieri italiani che erano in grado di trasformare vetture stradali capaci di vincere le gare. L'accordo prevedeva per il 1960 la costruzione di 20 vetture derivate dalla Porsche 356B, con un'opzione per altri 20 esemplari. Porsche avrebbe fornito i telai e i motori dell'auto e Abarth avrebbe allestito la carrozzeria costruendo una vettura dal peso contenuto e dalle ottime qualità aerodinamiche che si rivelasse subito vincente. Il progetto venne affidato al carrozziere Franco Scaglione, esperto di aerodinamica che progettò una avveniristica Porche - Abarth mentre la costruzione della carrozzeria in alluminio venne affidata al carrozziere Rocco Motto di Torino.