Sono passati quattro mesi da quando la cittadina di Haugesund è stata insanguinata dalla catena di omicidi del "direttore d'orchestra". Il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson e la poliziotta Lotte Skeisvoll sono ormai indissolubilmente legati e, pur portando ancora i segni di quei tragici eventi, sono rientrati al lavoro. Nel frattempo, nei quartieri alti della città, un nuovo caso scuote l'opinione pubblica: una ragazza viene trovata morta dopo una festa studentesca, il corpo nudo adagiato su un letto, la bocca aperta in un ultimo tentativo di respirare. Emilie, vent'anni, di origini etiopi. L' unico sospettato è un diciassettenne che si è svegliato accanto al cadavere e sostiene di non ricordare niente. Si tratta di Alexander Gudmundsson, ed è il figlio di Viljar. Tutti gli indizi sono contro di lui. Solo il padre è disposto a credergli e farebbe qualsiasi cosa per dimostrarne l'innocenza. Ma conosciamo davvero le persone che ci stanno vicine? Quanto siamo disposti a perdere per difendere coloro che amiamo? Più Lotte scava nella vicenda, più diventa chiaro che Alexander non è affatto il ragazzo pulito e ingenuo che descrive suo padre. Quando altri due giovani presenti al party vengono trovati uccisi, l'indagine prende una piega inaspettata: un cocktail mortale di estremismo di destra, perversione e droghe...