Primavera 1937, in Spagna infuria la guerra civile e l'Europa è spazzata dai venti di un nuovo conflitto mondiale. A Parigi imperversa con il suo fascino Lorenzo Falcó, spia senza scrupoli al servizio dei franchisti e intramontabile seduttore. Due i suoi obiettivi: neutralizzare Leo Bayard, scrittore comunista combattente, e impedire a ogni costo che un dipinto a cui Picasso sta lavorando, l'opera più attesa del momento, raggiunga l'Esposizione universale, dove i repubblicani sperano di ottenere l'attenzione e l'appoggio della comunità internazionale. Per mettere in atto il suo sabotaggio Falcó si finge un collezionista d'arte, calandosi così in una realtà che, nonostante le ombre incombenti, ancora ondeggia tra i tavolini dei caffè e la carta da parati dei salotti letterari.