Cinque donne uccise barbaramente in un centro estetico cinese mettono scompiglio in una Torino sonnecchiante e annoiata. Un massacro senza precedenti che mette in difficoltà la sezione omicidi della Questura subalpina falcidiata dalla malasorte. Già, perché i veri protagonisti delle indagini torinesi, ovvero, il commissario Alessandro Meucci e l'investigatore privato Maurizio Vivaldi, sono fuori gioco. Il primo, trasferito ad Asti per incompatibilità ambientale, il secondo, rinchiuso in carcere con l'accusa di omicidio. Sullo sfondo le contraddizioni di una polizia a geometria variabile, con le sue virtù ma anche con i suoi pregiudizi, limiti, umori e fragilità.