Igor Sikorvsky è un ragazzo italiano di origine russa che nell'Italia dell'Euro è costretto a trasferirsi a Milano per sopravvivere. È nella metropoli lombarda che - tradito dal suo datore di lavoro - finisce in un mondo sotterraneo fatto di spie e di intrighi che lo porteranno prima in Sardegna, poi nelle strade di Kiev infestate di neonazisti e infine, di nuovo, nell'Italia spettrale dell'emergenza pandemica. La vita di Igor è una sorta di labirinto che è anche il simbolo della transizione verso un nuovo mondo che conduce gli individui in una dimensione atemporale, sospesa nel cyberspazio e assoggettata ad un controllo totale.