Amiel Beltrami, consulente nei beni culturali, viene coinvolta nella sparizione di alcune guide museali perché tra esse c'è una sua vecchia fiamma, Liv. Nel corso dei rapimenti vengono squarciati dei quadri del Caravaggio, o presunti tali, e Amiel riceve l'incarico di restaurarli. Durante il lavoro intuisce che intorno ai tagli sulle opere - originali, coeve o false - del grande pittore ruotano interessi leciti o illeciti. Ingiustamente accusata di aver ordito i misfatti, Amiel cerca di salvarsi e di smascherare i veri colpevoli. In un ambiente che cerca solo un capro espiatorio, Amiel si deve muovere con estrema cautela senza sapere di chi può fidarsi, forse nemmeno di se stessa. Tra incubi, incontri e premonizioni, il romanzo ci conduce nei meandri inquietanti del mondo dell'arte.