Samuele Pallavisini, rampante commercialista e donnaiolo, viene trovato morto nel giardino di casa. Sul corpo, un verso di Baudelaire scritto col suo stesso sangue. La caccia all'uomo dura poco perché a finire in carcere è il fratello minore, l'insicuro e tormentato Donato. Nonostante sia l'unico sospettato e tutte le prove lo inchiodino, lui continua a proclamarsi innocente. Nel carcere di Volterra, Donato divide la cella con Jack, uno scozzese carismatico e saggio, a sua volta dietro le sbarre per aver ucciso una studentessa e averne seviziata un'altra. Professore di francese, laureato anche in psicologia clinica, Jack, per sette lunghi mesi, ascolta ogni giorno la confessione di Donato e, insieme, cercano di restringere la rosa dei possibili sospettati allo scopo di trovare le prove che possano scagionare l'uomo. Chi ha ucciso Samuele? E perché? I racconti di Donato svelano una torbida ragnatela di segreti: ognuno dei suoi familiari potrebbe aver avuto un movente per commettere l'omicidio. Un thriller inquietante che, come in un Carnevale di specchi deformanti, si muove tra mille facce e mille angosce, lasciando scivolare ogni certezza nel baratro più oscuro della mente umana.