Un corpo maschile carbonizzato è rinvenuto sul bordo della strada che conduce all'Aeroporto Internacional José Marti dell'Avana. Appartiene a Manuel Tomás Ricana, imprenditore edile spagnolo residente da anni nella capitale cubana e attivissimo turista sessuale. Il cadavere ha un pupazzo di pelouche in bocca e l'uomo è stato strangolato almeno dieci giorni prima. Attorno a questa morte misteriosa si scatena il balletto degli omosessuali, dei marchettari, dei travestiti e, soprattutto, degli stranieri a caccia di ragazzi che popolano le notti sul Malecón, il famoso lungomare dell'Avana, e i bar e i cabaret gay nati nella capitale cubana ben prima della morte di Fidel Castro. Un romanzo polifonico, suddiviso in capitoli brevi. Ognuno dei protagonisti ha il proprio racconto, la propria storia con la vittima. E il finale sarà più che una sorpresa.