La routine di Salvatore, giornalista intento a scrivere un romanzo sulla pedofilia, viene stravolta dalla telefonata di Cosima, la badante della madre, che lo informa della morte di quest'ultima. Dopo molti anni, l'uomo farà così ritorno in Puglia, nel suo paesino natale, dove il figlioletto di Cosima farà riaffiorare in lui il ricordo del fratello Francesco, morto quarant'anni prima in circostanze misteriose. In un torrido giugno, mentre la comunità si prepara per la festa di San Giovanni, scrittura e realtà inizieranno a seguire un unico filo conduttore, alternando le vicende di Salvatore con quelle del libro che sta scrivendo, una storia di delitti e colpe, morti atroci e bambini privati della loro spensieratezza, dove gli "orchi" esistono davvero e sono molto più terribili di quelli delle fiabe. Fra incubi e ricordi, Salvatore si ritroverà ad affrontare la scelta più difficile: assecondare la sua vera natura o combatterla per scoprire la verità sepolta nel suo passato. "Una ferita aperta", primo romanzo di una trilogia, prende spunto da fatti realmente accaduti a Gravina, con la vicenda di Ciccio e Tore.