Chi è Ivan Slepovich, serial killer che si accanisce a morsi sui corpi delle sue vittime? È un mostro o la vittima della propria storia? O entrambe le cose? Nel tentativo di rispondere a queste domande il romanzo si sviluppa secondo una triplice prospettiva: quella del protagonista, che si racconta in prima persona alla psicologa del carcere, quella della psicologa, che ricostruisce gli ultimi anni di vita del killer e il rapporto che egli ha con due donne alla luce di quanto ha saputo di lui, e quella degli "altri", la madre e la madre di una delle vittime.