Grazie agli strumenti della corruzione e dell'intimidazione, Rodrigo Borgia è riuscito a diventare papa, e la sua prole illegittima ha preso possesso del Vaticano. Con l'autorità e l'aggressività che lo contraddistinguono, Alessandro VI mette il figlio Juan a capo dell'esercito pontificio, forza il primogenito Cesare a intraprendere la carriera ecclesiastica e destina la figlia Lucrezia a un matrimonio vantaggioso per la famiglia. Nonostante siano all'apice del trionfo, i Borgia sono circondati da nemici, e il papa deve fare affidamento sulle spietate macchinazioni di Cesare per mantenere il suo controllo su Roma. Ma la brama di potere del suo primogenito è smodata: Cesare aspira a essere un condottiero, non certo un religioso. Sarà proprio l'ambizione di Cesare, nella sua continua competizione con il fratello Juan, a mettere in pericolo tutto ciò che Rodrigo Borgia ha costruito. E mentre i regni di Francia e di Napoli minacciano Roma, il cardinale Giuliano della Rovere si allea col fanatico Savonarola per rovesciare il papato. In grave pericolo, i Borgia sono minacciati da acerrimi nemici, rivali vecchi e nuovi. Per proteggere l'eredità della sua famiglia, il Principe Nero di Roma, isolato e messo alle strette, rischierà tutto in un'ultima, sanguinosa battaglia.