Buccinasco, anni Novanta. Tre bambini coltivano la loro amicizia tra partitelle di pallone, gare con le macchinine e pomeriggi passati a giocare ai videogame. Un legame in apparenza indissolubile, fino a quando tra le maglie dello stesso non si insinua un mostro, che non è una creatura fantastica ma comunque qualcosa di poco tangibile e di ardua comprensione. Specialmente se lo si prova a guardare con gli occhi di un ragazzino. Sono stati gli adulti a dargli un nome. Una parola strana, difficile da scrivere e da pronunciare, con la quale i protagonisti di questa storia si troveranno, loro malgrado, a doverci fare i conti. Un nome tremendo: 'ndrangheta.