Barbara ci ha provato, a ricominciare, a tagliare i ponti con il passato, a fuggire da se stessa. Un nuovo luogo dove vivere, la piccola isola sperduta nel Mediterraneo che la gente del posto chiama "il Faro". Un nuovo lavoro come maestra elementare. Perfino un nuovo nome, Alice. Ma il destino sembra avere altri piani. Un giorno la direttrice della scuola annuncia che nella sua classe arriverà una nuova alunna, Anna, una bambina complicata, con un serio problema di aggressività e accessi di rabbia. E quando Barbara va al porto ad accogliere lei e i suoi genitori, il passato le si scaraventa addosso e, inesorabile, si fa di nuovo presente, con i debiti da riscuotere e i conti da pagare. Il padre di Anna è Luca, l'amore non corrisposto della sua vita, l'uomo che ha provato in tutti i modi a rimuovere dalla mente e dal cuore. E la mamma è Isabella. La madre del bambino che Barbara ha investito e ucciso, nell'incidente che ha stravolto per sempre la sua vita. Una donna che dovrebbe odiarla, e che però adesso soffre di una grave forma di amnesia. Ma un passato che ritorna è un passato che non è mai realmente andato via. Può essere un caso che Luca e Isabella si siano trasferiti sull'isola? E davvero Isabella non ricorda nulla? Forse le cose non sono come appaiono e Barbara deve fare i conti con la verità spietata che ogni azione ha delle conseguenze e ogni errore esige di essere pagato. Sara Bilotti si conferma maestra del thriller italiano nel tracciare, proprio come un faro, luci e ombre, nell'indagare le fragilità, le bassezze e i lati più bui dell'animo umano, e costruisce con sapiente grazia un romanzo che lascia senza fiato, che esplora i confini della colpa e del perdono, e costringe chi legge a non staccare gli occhi dalla pagina.