La Storia avanza spesso a velocità incostante, un relativo ordine può cambiare improvvisamente con conseguenze talvolta impensabili quanto drammatiche. Conseguenze che riecheggiano dal passato, fino ad arrivare ai nostri giorni e che, nonostante il tempo, rimangono ancora vive nella memoria. Il ricordo dei testimoni della fede, degli eroi e degli antagonisti di ogni epoca si tramanda, ma la memoria degli incolpevoli, periti nel vortice degli eventi, è spesso dimenticata. Questa Opera, rievoca una di quelle tragiche circostanze, racconta la Santa Pasqua del 1528, vissuta dalla popolazione della città di Melfi, una tragedia scritta col sangue e da una fiamma devastatrice che, nonostante i secoli, non ha cancellato quanto accadde in quei giorni. Una tragedia ancora oggi rivissuta ogni anno dai contemporanei durante la celebrazione dello Spirito Santo, una tragedia che ci ammonisce e ci ricorda di quanto sia preziosa la pace.