In un nebbioso pomeriggio d'autunno, dentro un fosso ai margini di una strada di campagna in provincia di Venezia, viene casualmente trovato il corpo senza vita di una ragazza. Presenta chiari segni di strozzamento, i pantaloni abbassati e del nastro adesivo a tappare bocca e narici. La sua identità è presto svelata: si tratta di una diciannovenne austriaca, Johanna Pichler, residente in una località appena oltre il confine sudtirolese, a pochi chilometri dalla Val Pusteria. Da un'evidente traccia rinvenuta sul cadavere, quasi una firma del delitto, gli inquirenti risalgono a un giovane di San Candido, Martin Scherer: è con lui che la ragazza ha trascorso le ultime ore prima di essere uccisa. Il quadro indiziario sembra lasciare pochi dubbi, il caso è considerato risolto. Non fosse che dal carcere Martin si dichiara innocente e il castello di accuse a suo carico comincia lentamente a vacillare. A cercare la verità, tra una selva di misteri e contraddizioni, sarà l'avvocato De Vitis, alla sua prima esperienza in un processo penale per omicidio, che diventerà un vero e proprio apprendistato giuridico e umano. Ispirato a un fatto di cronaca, "Solo tredici chilometri" è un legal thriller che ricostruisce una vicenda giudiziaria lunga e controversa, non priva di clamorosi colpi di scena, ma anche un romanzo di formazione ambientato in una terra che dietro ameni paesaggi da cartolina nasconde atmosfere cupe e sinistre.