Questo è un libro che tratta di formazione, desiderio e setting. Ma è anche un libro un po' di parte. Per una volta, dalla parte degli psicologi specializzandi e dei loro tutor, alle prese con le vicissitudini dei loro percorsi umani e formativi e che continuano a fare un'enormità di lavoro gratuito nei Servizi Pubblici. È grazie a loro se molti pazienti hanno potuto ricevere, spesso in setting assurdi, un ascolto, uno sguardo, molto spesso una psicoterapia. Ma quanto i tirocini sono sostenuti dai Servizi, dalle Università, dal MUR? Che rapporti ci sono fra Scuole di Psicoterapia, Istituzioni e Tutor? Quello che fanno gli specializzandi non lo si sa mai ma quanti ricoveri si sono evitati grazie alla loro giovanile passione, messa a disposizione di certi pazienti che nessuno avrebbe mai seguito? E quanti farmaci e visite psichiatriche si sono risparmiati? I tirocini mettono a nudo le tante problematiche inerenti agli stessi psicologi che lavorano nelle realtà pubbliche, e più in generale la nostra immagine professionale e il nostro status. Il libro è quindi anche un modo per parlare di chi si è già formato e di chi ha compiti formativi.