Il duro lavoro di schiacciare i grani dei cereali per ottenere la farina ha segnato la vita dell'uomo in ogni epoca. Nell'antichità il compito era delegato a schiavi e animali, con l'utilizzazione della forza dell'acqua si è trasformato in una professione svolta da abili artigiani, i molinari, tanto indispensabili quanto intraprendenti, molto richiesti, talvolta anche contestatori, ma non sempre amati dal popolo, che aveva bisogno di pane a buon mercato. Nel libro si illustra il lungo percorso che ha portato all'invenzione del mulino ad acqua, alle sue diverse utilizzazioni (mulini da grano e gualchiere) e alle sue diverse collocazioni (mulini terragni e mulini sull'acqua dei fiumi). A guidare la narrazione sono sempre le figure dei molinari con le loro vicende e le loro sofferenze, certamente esperti nel "tirar l'acqua al proprio mulino", sempre però in balìa del moto violento della storia.