Questa è la storia di un uomo per il quale è impossibile sopravvivere. Per cui non esiste possibilità diversa dal vivere. Vi sono dei tipi umani fatti così. O forse non sono spaccatamente umani. Sono rimasti, in qualche parte, animali. Privati della loro vita specifica, del loro selvatico, lentamente muoiono. A volte il loro corpo si ostina a resistere. Comincia così un cammino inconscio ma ostinato, che conduce all'estinzione. In "Alla voragine", di Pietro Babina, tutto ciò che appare, ogni parola, è l'emblema di un'altra narrazione. Due persone parlano d'amore ma intendono la morte. Due persone parlano di disperazione ma intendono vita. Due persone si guardano negli occhi e vedono tutto il mondo. Due persone parlano di fine ed è solo un inizio.