Tre capitali dello spettacolo italiano tra il Quattro e il Settecento, Ferrara, Firenze e Venezia, sono analizzate in un'approfondita indagine capace di coniugare teatro, architettura e arte figurativa: dalla ricognizione dei «semi» teatrali presenti nel ciclo di affreschi ferraresi del Palazzo di Schifanoia, al rapporto con la complessità della cultura rinascimentale fiorentina che prende le mosse dalle esperienze prospettiche e meccaniche maturate nell'orbita del razionalismo brunelleschiano, fino all'esame dell'esperienza veneziana e la prepotente emersione del teatro di Goldoni, che anticipa nel proprio microcosmo la vasta crisi della coscienza europea, in bilico tra ancien régime e ideali democratici, il volume, un autentico classico degli studi teatrali, rappresenta, anche grazie a un ricco apparato iconografico, tra i più importanti contributi intorno alla nozione di luogo teatrale nella scena italiana.